Codice europeo del lavoro. Le principali norme della Comunità europea in materia sociale
(Diritto del lavoro)
Al diritto comunitario viene riconosciuto, ormai quasi senza più remore anche da parte della giurisprudenza italiana, il ruolo di guidare l'interpretazione del diritto nazionale indirizzandola verso soluzioni conformi alle previsioni comunitarie. In casi particolari, pertanto, il diritto comunitario risulta direttamente applicabile da parte del giudice italiano, anche in deroga alle previsioni della norma interna. In diritto comunitario, dunque, è a tutti gli effetti parte dell'ordinamento italiano. L'opera è una raccolta di direttive e regolamenti; ad una prima parte che contiene i trattati comunitari si accompagna una seconda parte che riporta le direttive comunitarie, divise per argomento. Ogni direttiva è accompagnata inoltre da una scheda che riporta le norme italiane di trasposizione e le modifiche subite dal testo.
Nel momento in cui ci si appresta a dare concreta attuazione ad un nuovo importante Trattato sull'Unione Europea, il diritto comunitario rimane ancora oggi appannaggio di una cerchia di pochi esperti, senza che magistrati, avvocati, pubblici funzionari e lo stesso mondo accademico gli attribuiscano quel ruolo che esso dovrebbe essersi ormai conquistato nella pratica di ogni giorno.
Al contrario, una esatta conoscenza delle direttive europee si configura ormai come un indispensabile strumento di lavoro che, fra l'altro, può svelare alcune infedeltà del legislatore italiano e degli uffici amministrativi, che, in molte occasioni, ancora si attardano ad applicare regole non più in linea con le normative comunitarie.
Nella prospettiva di contribuire ad una maggiore diffusione della disciplina sociale europea, il Dipartimento Studi dello Studio Legale Daverio & Florio intende mettere a disposizione, nel presente volume, la raccolta delle più importanti norme comunitarie relative ai rapporti di lavoro.
Il "codice" presenta, dunque, ordinate per materie, le disposizioni comunitarie già in vigore e quelle di prossima attuazione, riportando in appendice una serie di tabelle, dirette ad esplicitare la corrispondenza fra i provvedimenti normativi italiani e quelli europei, così da consentire facilmente una verifica dello stato di attuazione delle direttive.
Vincenzo Ferrante è professore associato di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica del S. Cuore - sede di Piacenza - ed insegna Diritto della previdenza sociale e Diritto sindacale presso la sede milanese dello stesso ateneo. Nel 2008 ha pubblicato, con L. Zanfrini, Una parità imperfetta, nel quale riproduce i risultati di una ricerca internazionale sulle condizioni di tutela previdenziale dei lavoratori extra-comunitari, nonché la monografia Il tempo di lavoro fra persona e produttività, nella quale indaga le evoluzioni recenti della disciplina dell'orario di lavoro, in una prospettiva multidisciplinare e comparata. Per il volume Potere e autotutela nel contratto di lavoro subordinato (Torino, 2004), l'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale gli ha conferito il premio "Massimo D'Antona". Dal luglio 2007 è socio dello Studio legale Daverio & Florio.
INDICE
Schede di comparazione con l'ordinamento interno
Presentazione
Norme fondamentali
(Trattato che istituisce la Comunità europea (articoli estratti: 1- 16; 17-22; 39-55; 81-89; 125-130; 136-150; 158-162); Trattato dell'UE (articoli estratti: 1-6; 43-45); Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (fatta a Nizza il 7 dicembre 2000); Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (del Consiglio d'Europa, ratificata con legge 4 agosto 1955, n. 848; articoli estratti: 6-14); Carta sociale europea, riveduta (del Consiglio d'Europa, fatta a Strasburgo il 3 maggio 1996, ratificata con legge 9 febbraio 1999, n. 30))
Libera circolazione dei lavoratori
(Regolamento n. 1612/68 del Consiglio, 15 ottobre 1968, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità (come modificato dai regolamenti n. 312/76 e n. 2434/92); Direttiva n. 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo; Direttiva n. 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, che modifica il regolamento (CEE) n. 1612/68 ed abroga le direttive 64/221/CEE, 68/360/CEE, 72/194/CEE, 73/148/CEE, 75/34/CEE, 75/35/CEE, 90/364/CEE, 90/365/CEE e 93/96/CEE; Direttiva n. 96/71 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996, relativa al distacco di lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi; Regolamento (CE) n. 44/2001 del Consiglio, del 22 dicembre 2000, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (articoli estratti); Regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I)
Formazione professionale, misure di coesione sociale, aiuti di stato, strategia europea per l'occupazione
(Direttiva n. 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (articoli estratti); Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999; Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 (articoli estratti); Regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione, del 12 dicembre 2002, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore dell'occupazione; Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione; Decisione del Consiglio, del 19 gennaio 2001, 2001/63/CE, relativa a orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione per il 2001; Decisione del Consiglio, del 12 luglio 2005, 2005/600/CE, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione; Direttiva n. 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno (c.d. "Bolkestein"))
Sicurezza sociale e previdenza privata
(Regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale; Regolamento (CE) n. 859/2003 del Consiglio, del 14 maggio 2003, che estende le disposizioni del regolamento (CEE) n. 1408/71 e del regolamento (CEE) n. 574/72 ai cittadini di paesi terzi cui tali disposizioni non siano già applicabili unicamente a causa della nazionalità; Direttiva n. 79/7/CEE del Consiglio, del 19 dicembre 1978, relativa alla graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale; Direttiva n. 2003/41/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 giugno 2003, relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali; Direttiva n. 98/49/CE del Consiglio del 29 giugno 1998, relativa alla salvaguardia dei diritti a pensione complementare dei lavoratori subordinati e dei lavoratori autonomi che si spostano all'interno della Comunità europea)
Parità e non discriminazione
(Direttiva n. 86/613 del Consiglio, dell'11 dicembre 1986, relativa all'applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma, ivi comprese le attività nel settore agricolo, e relativa altresì alla tutela della maternità; Direttiva n. 96/34 del Consiglio, del 3 giugno 1996, concernente l'accordo quadro sul congedo parentale concluso dall'UNICE, dal CEEP e dalla CES; Direttiva n. 2000/43 del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica; Direttiva n. 2000/78 del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro; Direttiva n. 2004/113/CE del Consiglio, del 13 dicembre 2004, che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura; Direttiva n. 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego)
Sicurezza e ambiente di lavoro
(Direttiva n. 89/391 del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro; Direttiva n. 90/270 del Consiglio, del 29 maggio 1990, relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e di salute per le attività lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali (quinta direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 della direttiva 89/391); Direttiva n. 91/383 del Consiglio, del 25 giugno 1991, che completa le misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute durante il lavoro dei lavoratori aventi un rapporto di lavoro a durata determinata o un rapporto di lavoro interinale; Direttiva n. 92/85 del Consiglio, del 19 ottobre 1992, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento (decima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 della direttiva 89/391); Direttiva n. 94/33 del Consiglio, del 22 giugno 1994, relativa alla protezione dei giovani sul lavoro)
Ristrutturazioni e crisi d'impresa
(Direttiva n. 2001/23/CE del Consiglio, del 12 marzo 2001, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti; Direttiva n. 98/59 del Consiglio, del 20 luglio 1998, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi; Direttiva n. 2008/94/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2008, relativa alla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro (versione codificata))
Orario e lavoro flessibile
(Direttiva n. 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro; Direttiva n. 2002/15/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2002, concernente l'organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto; Direttiva n. 97/81 del Consiglio, del 15 dicembre 1997, relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall'UNICE, dal CEEP dalla CES; Direttiva n. 99/70 del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP dalla CES)
Rapporti collettivi e governo dell'impresa
(Direttiva n. 94/45 del Consiglio, del 22 settembre 1994, riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie; Regolamento n. 2157 del Consiglio, dell'8 ottobre 2001, che istituisce la Società europea (SE); Direttiva n. 2001/86/CE del Consiglio, dell'8 ottobre 2001, che completa lo statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori; Direttiva n. 2003/72/CE del Consiglio, del 22 luglio 2003, che completa lo statuto della società cooperativa europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori; Direttiva n. 2002/14 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2002, che istituisce un quadro generale relativo all'informazione e alla consultazione dei lavoratori; Direttiva n. 2005/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005 relativa alle fusioni transfrontaliere delle società di capitali (articoli estratti))
Miscellanea
(Direttiva n. 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati; Direttiva n. 91/533 del Consiglio, del 14 ottobre 1991, relativa all'obbligo del datore di lavoro di informare il lavoratore sulle condizioni applicabili al contratto o al rapporto di lavoro; Accordo Quadro Europeo sul telelavoro, stipulato a Bruxelles il 16 giugno 2002 tra CES, UNICE/UEAPME e CEEP; Accordo europeo sullo stress sul lavoro, stipulato a Bruxelles l'8 ottobre 2004 da CES - UNICE/UEAPME e CEEP; Accordo quadro sulle molestie e sulla violenza sul luogo di lavoro del 26 aprile 2007, stipulato da Business Europe, UEAPME e CES)
Indice cronologico
Addenda (Direttiva n. 2008/104, del 19 novembre 2008, relativa al lavoro tramite agenzia interinale).
DETTAGLI DI «Codice europeo del lavoro. Le principali norme della Comunità europea in materia sociale»
Titolo Codice europeo del lavoro. Le principali norme della Comunità europea in materia sociale
A cura di Ferrante V.
Editore
Franco Angeli
EAN 9788856804492
Pagine 708
Data 2009
Collana Diritto del lavoro
COMMENTI DEI LETTORI A «Codice europeo del lavoro. Le principali norme della Comunità europea in materia sociale»
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