La revoca dei provvedimenti amministrativi ed i principi della funzione
L'art. 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 disciplina per la prima volta in generale l'istituto della revoca elencando tre differenti presupposti per l'esercizio del potere di secondo grado: i sopravvenuti motivi di pubblico interesse, il mutamento della situazione di fatto e lo jus poenitendi, vale a dire la nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, stabilendo solo alcuni criteri per l'esercizio del potere di revoca e aggiungendo il conseguente obbligo di indennizzo in caso di pregiudizi. Proprio con riguardo ai presupposti che il legislatore ordinario ha individuato per l'esercizio del potere di revoca emerge un primo profilo meritevole di approfondimento: sembra doveroso domandarsi se lo jus poenitendi risulti compatibile, in termini generali, non già con una concezione dell'amministrazione quale potere di governo ma, piuttosto, con una amministrazione tesa al servizio dei cittadini e al perseguimento di finalità obiettivate dalla legge e, quindi, essenzialmente, al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.
DETTAGLI DI «La revoca dei provvedimenti amministrativi ed i principi della funzione»
Titolo La revoca dei provvedimenti amministrativi ed i principi della funzione
Autore Salerno Giuseppe C.
Editore
Giappichelli
EAN 9788834848517
Pagine XI-391
Data ottobre 2014
Peso 695 grammi
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