Separazione dei poteri e cultura dei diritti. Profili di diritto pubblico comparato
La separazione dei tre classici poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) se formalmente si è affermata in quasi tutti i Paesi si connota con diverse caratteristiche. Nei paesi anglosassoni il principio dominante è conflittuale in una dialettica sempre aperta in cui nessun potere ha l'ultima parola; in quelli europeo-continentali si configura piuttosto come momento organizzativo delle sfere di competenze: universale (Francia) o astratto (Germania). In Italia dominano incontrastati la discrezionalità e il particolarismo, la libertà dei fini di ogni potere, che finisce per indebolire ogni diritto, specie nei periodi di discredito delle istituzioni e/o recessione economica. Gli autori rileggono la versione della separazione dei poteri alla luce della dottrina amministrativistica e in particolare del pensiero di Santi Romano.
DETTAGLI DI «Separazione dei poteri e cultura dei diritti. Profili di diritto pubblico comparato»
Titolo Separazione dei poteri e cultura dei diritti. Profili di diritto pubblico comparato
Autori Cofrancesco Giovanni, Borasi Fabrizio
Editore
Giappichelli
EAN 9788834848449
Pagine XVI-212
Data settembre 2014
Peso 441 grammi
COMMENTI DEI LETTORI A «Separazione dei poteri e cultura dei diritti. Profili di diritto pubblico comparato»
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